venerdì 25 giugno 2010

A Taranto diossina nella lumache, la Bellantuoni esprime preoccupazione


La responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti: “Questa città è la più inquinata d’Europa e il numero di vittime causate da tale fenomeno è sconcertante”

Bari – “Purtroppo non rimango sorpresa nell’apprendere dei nuovi dati diffusi sull’inquinamento di Taranto, d’altronde è lecito considerarla come la città più contaminata d’Europa”. Non senza amarezza la responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti, Manuela Bellantuoni, commenta i risultati delle analisi effettuate dal laboratorio di Chimica della Facoltà di Ingegneria dell’innovazione presso l’Università del Salento di Lecce, che rilevano importanti tracce di diossina e di pcb, policlorobifenile, in alcune lumache raccolte nel terreno agricolo tra Statte e il quartiere Tamburi nel tarantino. A promuovere l’indagine il Fondo anti-diossina guidato da Fabio Matacchiera, che lancia l’allarme e sconsiglia il consumo nelle tavole di questi alimenti considerati prelibati da molti, ma che sono oramai altamente pericolosi per la salute dell’uomo.
L’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro si dice preoccupata per la sorte di tutti gli abitanti di Taranto e auspica uno sforzo maggiore da parte dello Stato per contrastare al più presto una situazione considerata oltre il limite della sopravvivenza: “Il quartiere Tamburi è chiamato da molti il ‘rione dei morti che camminano’. Scorrendo le pagine del libro ‘La Città delle nuvole’ dell’autore Carlo Vulpio, la pelle si accappona leggendo dello sconcertante numero di vittime sopraffatte dalla leucemia. La diossina dilaga ovunque e a mio parere – conclude la Bellantuoni – il nostro grido di allarme e di paura dovrebbe essere accolto con più consistenza dalla stampa e dalle istituzioni. Così non possiamo andare avanti.”

mercoledì 23 giugno 2010

In manette per tangenti funzionario regionale a Bari, la Lusi commenta


La viceresponsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti:“Episodio deprecabile che lascia intravedere ulteriori intrecci poco onorevoli”


Bari, 23 Giugno 2010 – “Un esempio deprecabile di dispersione di denaro pubblico che l’Unione Europea assegna alla Puglia, e che lascia intravedere altri intrecci poco onorevoli”. Questo il commento di Patrizia Lusi, viceresponsabile regionale dell’Italia dei Diritti, circa l’inchiesta della Procura di Bari che ha portato all’arresto di Francesco De Grandi, funzionario dell´assessorato regionale all’industria e all’innovazione tecnologica, con l’accusa di aver intascato indebitamente negli ultimi cinque anni, tangenti per 770 mila euro. Le indagini prendono le mosse dalle dichiarazioni di due imprenditori che hanno patteggiato una condanna per truffa ai danni della Regione. In qualità di amministratori di consorzi, attraverso false documentazioni e certificazioni, ottenevano dall’ente fondi finalizzati alla partecipazione a esposizioni, che finivano invece su conti correnti esteri. De Grandi però in cambio della concessione del nulla osta applicava una “tassa” sull’importo, riducendolo anche del 75%. “Un’operazione che interrompe un circolo vizioso presente da molti anni e contribuisce al recupero di denaro pubblico per oltre un milione di euro – continua la Lusi – per la quale un meritato plauso va ai magistrati baresi”. Data però l’illegalità diffusa a tutti i livelli della pubblica Amministrazione, l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro rilancia in conclusione la proposta del capogruppo in Consiglio regionale dell’Italia dei Valori, Orazio Schiavone, di istituire un Osservatorio sulla legalità, “al fine di evitare che episodi del genere possano in futuro gettare fango su una delle amministrazioni regionali più produttive d’Italia in termini di corretto utilizzo dei fondi comunitari”.

mercoledì 16 giugno 2010

Un anno di attesa per due esami cardiaci a Bari , il commento della Lusi


La viceresponsabile pugliese dell’Italia dei Diritti: “La malasanità ormai da troppo tempo caratterizza le notizie sulla nostra regione”


Bari – 16 Giugno 2010. “Le lunghe file di attesa per effettuare visite ed esami specialistici si innestano in un percorso di malasanità che da troppo tempo caratterizza le notizie sulla qualità delle prestazioni sanitarie in Puglia”. Questo il commento di Patrizia Lusi, viceresponsabile regionale dell’Italia dei Diritti, in merito alla vicenda accaduta ad un’anziana di 77 anni, la quale prenotando due esami cardiaci al Policlinico di Bari, si è vista collocare a Gennaio e Giugno 2011. L’elettrocardiogramma e l’ecodoppler erano stati prescritti dal medico della Asl in quanto la donna da tempo soffre di problemi cardiaci, per i quali è anche sotto terapia farmacologica. Ma per l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro, la situazione è tutt’altro che in via di miglioramento: “Con i tagli alle regioni stabiliti dal Governo, il settore dei servizi sociali sarà il più colpito. Il nuovo piano regionale, condizionato dalla manovra “lacrime e sangue” e dal debito accumulato dalla sanità pugliese – conclude la Lusi – sarà oggetto specifico del prossimo consiglio regionale che si preannuncia infuocato dalle polemiche riguardanti un governatore, a detta dei capigruppo Idv e Pd, decisionista e che coinvolge troppo poco l’assemblea su questi temi di grande sensibilità”.

martedì 15 giugno 2010

A Taranto poliziotto e banchieri usurai, l’analisi della Lusi


Il viceresponsabile pugliese dell’Italia dei Diritti: “ La congiuntura economica negativa e la manovra finanziaria del Governo inevitabilmente favoriscono crimini di questo tipo”

Taranto – La Guardia di Finanza di Taranto ha scoperto e smantellato un’organizzazione criminale dedita all’usura che applicava fino al 120% di interessi sui prestiti e che avrebbe preteso prestazioni sessuali da una donna in ritardo coi pagamenti. Tra gli arrestati figurano anche un poliziotto della squadra mobile di Taranto e tre funzionari di banca. La vice responsabile pugliese dell’Italia dei Diritti ha commentato così la notizia: “Il coinvolgimento in queste operazioni di un poliziotto e di funzionari di banca evidenzia la già lampante crisi economica e dunque la necessità per gli imprenditori di ricorrere a prestiti di questo genere. Tale situazione è molto più consistente nel sud del paese, ovvero in quelle regioni già messe in ginocchio da una congiuntura economica globale negativa oltre che da un sistema creditizio bancario non più schierato dalla parte degli imprenditori cittadini ma tendente alla mera realizzazione del profitto. Il coinvolgimento di un rappresentante delle forze dell’ordine può generare la pericolosa convinzione che imprenditori e cittadini siano completamente in balia della crisi economica senza alcun punto di riferimento”. In conclusione la rappresentante pugliese del movimento presieduto da Antonello De Pierro, ha tirato in ballo anche il Governo: “Questa situazione non può che peggiorare a seguito della manovra finanziaria del Governo che ha ridotto sensibilmente le risorse destinate alle regioni meridionali”.

giovedì 10 giugno 2010

Tasse inattese su rimborsi master post-laurea in Puglia, la Lusi invoca chiarezza


La vice responsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Tributo inopportuno sebbene fiscalmente corretto, la Regione provveda a verificarne la regolarità”


“Le borse di studio erogate grazie al bando ‘Ritorno al Futuro’ sono state un fiore all'occhiello della campagna elettorale del neo eletto presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. Questo provvedimento, insieme ad altri rivolti ai giovani pugliesi, ha contribuito e contribuirà ancora alla formazione di una nuova classe dirigente, risorse da impiegare nei vari settori del mondo lavorativo pugliese. L'idea che a queste borse di studio debba essere applicata una tassazione aggiuntiva, che di fatto ne riduce notevolmente il valore, è inopportuna sebbene fiscalmente corretta”. Queste le parole della vice responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti, Patrizia Lusi, in seguito alla rivolta dei beneficiari di questi master che dopo aver usufruito del rimborso totale del costo del corso, si sono visti arrivare ingenti tasse senza però esserne stati precedentemente informati. La protesta dal web si è diffusa fino a giungere alla Regione che tramite Alda Sasso, assessore al Diritto allo Studio e alla Formazione, fa sapere che si verificherà se ci sono stati degli errori. E’ proprio sulla chiarezza che l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro puntualizza: “La rivolta nata spontaneamente sul web ha tutte le ragioni di esistere, atteso che il rapporto con il fisco dei giovani lavoratori dovrebbe iniziare a svilupparsi sul piano della correttezza e della trasparenza. La contribuzione individuale, al sostenimento dello Stato e delle strutture ad esso collegate, deve essere per tutti i lavoratori, attuali e prossimi, motivo di orgoglio e di soddisfazione se detta contribuzione è fatta nel rispetto delle regole dell’evidenza e dell’accuratezza. Auspichiamo – conclude la Lusi - che la Regione Puglia provveda quanto prima a verificare la regolarità dell'esenzione fiscale delle borse di studio per ridare serenità a tanti giovani”.