giovedì 9 dicembre 2010
Truffa all’Asl di Brindisi, la Lusi esprime sfiducia
La viceresponsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti: “Servono punizioni esemplari, specie se detti episodi si verificano in quei settori considerati essenziali per la cittadinanza”
Brindisi – Otto dipendenti dell’Asl di Brindisi sono stati sospesi dall’esercizio di pubblico ufficio con l’accusa di truffa aggravata e continuata nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale. Patrizia Lusi, viceresponsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti, si esprime con rammarico sulla vicenda: “Questo episodio può suscitare solamente sdegno e sfiducia. Lo sdegno per la totale mancanza di senso civico e di rispetto per le istituzioni e il senso di impunità che, sempre più spesso, caratterizza l’atteggiamento psicologico di chi, come questi dipendenti pubblici, finge di non sapere che azioni di tal guisa compromettono il buon andamento della pubblica amministrazione”.
Commentando la notizia, la Lusi ricorda un altro caso di assenteismo accaduto di recente nel Pugliese: “È di circa un mese fa la notizia che la Guardia di Finanza di Foggia ha disposto gli arresti domiciliari per alcuni dipendenti comunali che timbravano e uscivano dall’ufficio per sbrigare faccende personali”.
Infine, l’esponente regionale del movimento guidato da Antonello De Pierro sostiene con chiarezza: “I cittadini, ormai, non sono più disposti a giustificare azioni di questo genere. Troppo è il peso della crisi economica e la difficoltà ad arrivare alla terza settimana del mese, per consentire che, in barba a tutti i principi di civiltà giuridica ed etica, si possa ancora accettare la noncuranza di una piccolissima parte di dipendenti pubblici che continua a considerare il lavoro come un orpello di cui liberarsi appena se ne presenta l’occasione. Noi dell’Italia dei Diritti auspichiamo punizioni esemplari, specie se detti episodi si verificano in settori, quali la sanità pubblica, considerati servizi essenziali per tutta la cittadinanza”.
giovedì 4 novembre 2010
Pendolari appiedati per treno pieno a brindisi, le critiche di Anelli
– Ancora disagi per i pendolari che quotidianamente fanno affidamento sul treno regionale Brindisi – Taranto. Sono studenti, professori e lavoratori, per lo più abbonati, provenienti da Lecce, che in molti casi proseguono per Bari. Ieri mattina, infatti, i passeggeri in attesa del treno delle 7,20 alla stazione di Latiano (BR) non sono stati ammessi in vettura dal personale di bordo, in quanto i soli 145 posti erano tutti occupati.
“Le problematiche e i disservizi creati da Trenitalia attraverso l’uso del cosiddetto Minuetto sono ormai quotidiane – nota Vincenzo Anelli, viceresponsabile regionale per la Puglia dell’Italia dei Diritti –. Quello che colpisce maggiormente è che i cittadini devono subire disagi anche a prescindere dai prezzi dei biglietti, dato che anche i Frecciarossa e similari iniziano a registrare ritardi”
L’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro rivolge pertanto un invito agli enti locali, gestori della tratta in convenzione con Trenitalia e alla stessa società ferroviaria: “Ci chiediamo se si intenda continuare sulla strada dei tagli, iniziata già da qualche tempo con la cancellazione o il declassamento degli Eurostar dalla Puglia per Roma e Milano, e se quello dei trasporti - continua Anelli – sia da considerarsi un business ormai da privatizzare e da assegnare ai tanti ‘capitani d’industria’, leggi Luca di Montezemolo, o devono rimanere un servizio pubblico”.
A tal proposito la posizione di Anelli è chiara: ”La pubblica fornitura del servizio è fuori discussione e quindi, in quanto tale, vorremmo sapere quali interventi gli enti locali e i nostri eletti intendono fare su Trenitalia per pretendere un radicale cambiamento di gestione ed un trattamento adeguato dell’utenza, che attende risposte immediate e concrete”.
martedì 28 settembre 2010
Maxi-evasione da 40mln di euro per azienda edile pugliese, lo sconcerto di Anelli
Il viceresponsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Il Governo sembra più impegnato a tagliare spese e servizi fondamentali per i cittadini invece che combattere la tenaglia micidiale dell’evasione fiscale”
“L’ennesima truffa ai danni delle casse statali, 40 milioni di euro non versati da un’azienda edile di Andria con cantieri anche al nord Italia, che ha inoltre distrutto la documentazione, dimostra quanto ancora ci sia da fare nel campo della lotta a questa piaga nazionale. In un momento così difficile per la nostra economia è particolarmente grave sapere quante siano ancora le attività che sfuggono ai propri obblighi, cosa che invece non fanno tantissimi cittadini ed imprese oneste”. Lo sostiene Vincenzo Anelli, viceresponsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti, riferendosi alla maxi-evasione fiscale per oltre 40 milioni di euro perpetrata ai danni dello Stato da una società edile andriese e scoperta dai militari della Guardia di Finanza. Il titolare dell’azienda, che ora è stato denunciato, oltre a frodare l’Erario occultando l’ingente reddito, avrebbe utilizzato fatture per operazioni inesistenti pari a circa 15 milioni di euro e distrutto i documenti fiscali e altri atti contabili obbligatori.
Dando voce al movimento nazionale che ha in Antonello De Pierro il suo leader, Anelli spiega: “Da un lato ci sono gli sperperi nella pubblica amministrazione, dall’altro c’è l’evasione, una tenaglia micidiale che vede il Governo tutt’altro che concentrato nella lotta senza quartiere ma, piuttosto, impegnato a tagliare spese e servizi fondamentali per i cittadini, come nel caso del riordino sanitario pugliese”.
Poi, a proposito dei 19 operai impiegati completamente “a nero”, per i quali l’azienda avrebbe omesso di erogare i contributi previdenziali, il rappresentante pugliese dell’Italia dei Diritti, ricordando la lealtà e il senso del dovere civico di migliaia di imprenditori e cittadini onesti, sottolinea: “Penso in particolare ai lavoratori dipendenti e al popolo delle partite Iva, che ogni giorno si dissanguano per versare tasse e contributi dovuti”.
lunedì 27 settembre 2010
Ospedali rischiano di chiudere in Puglia, la Lusi alza la voce
Bari– Non si arrestano i tagli in materia di sanità effettuati dalla Regione Puglia. Secondo quanto predisposto dal piano di rientro sanitario approvato lo scorso 23 settembre, il governo pugliese per obbedire alle pressioni imposte recentemente dall’esecutivo nazionale, ha dovuto ridurre pesantemente i posti letto di vari nosocomi presenti sul territorio. La manovra finanziaria riguarda diversi distretti sanitari: a finire nel mirino dei tagli sono infatti le città di Bari, Foggia, Lecce , Taranto, Brindisi.
Questo stato di cose ha destato la preoccupazione di varie strutture ospedaliere che rischiano di chiudere a causa delle riduzioni imposte dal governo. In riferimento all’ennesima notizia coinvolgente la sanità è intervenuta Patrizia Lusi, responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti: “I tagli alla sanità pugliese predisposti dal piano sanitario sono stati una risposta al deficit finanziario di quel settore e alla diminuzione dei trasferimenti statali. Detto piano sta creando diverse problematiche che vanno dalla necessità di mantenere i livelli di occupazione dei lavoratori della Sanità pubblica e privata, al diritto alla salute e all'assistenza sanitaria dei cittadini pugliesi. Nonostante alcuni territori saranno privati dei nosocomi e della relativa assistenza sanitaria, attualmente presente, scelte di responsabilità hanno indotto la giunta di Vendola e il Consiglio Regionale a dover individuare le soluzioni più idonee per garantire i servizi sanitari distribuendoli tra varie strutture in grado di accorpare e soddisfare il maggior numero di cittadini possibile. L'auspicio è che l'inevitabile politica di tagli vada a colpire anche incarichi di consulenza rilasciati dai dirigenti delle varie Asl che, in alcuni casi, superano lo stipendio dello stesso presidente Vendola. Insomma, mi auguro che i sacrifici imposti dal piano di rientro – conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – non colpiscano solo i cittadini che continuano a pagare le tasse ed hanno diritto ai servizi sanitari, ma anche i dirigenti e i consulenti delle varie Asl con consistenti riduzioni dei vari emolumenti”.
martedì 27 luglio 2010
Super pensioni ai consiglieri regionali pugliesi, l’attacco della Lusi
La viceresponsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti:“Privilegi e privilegiati creano solo disaffezione dei cittadini verso la politica”
Bari, 27 Luglio 2010 - “I pensionati d’oro della Regione sono un esempio emblematico di come il problema dei costi della politica si intersechi con quello dei privilegi”. Parole di Patrizia Lusi, viceresponsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti, riguardanti i generosi vitalizi incassati dai consiglieri regionali. Tutto nella norma, secondo le disposizioni della legge “De Cristofaro” (n.8/2003) che assegna ai consiglieri una indennità pari all’80% di quella parlamentare e un vitalizio mensile del 40% a chi abbia almeno sessant’anni e cinque anni di servizio. Gli anni di servizio sono direttamente proporzionali all’importo dell’assegno mentre lo sono inversamente rispetto all’età minima per accedervi. “La riduzione del numero dei consiglieri voluta da Vendola – spiega la Lusi – non basta per risolvere un problema che riguarda tutte le pubbliche Amministrazioni a qualsiasi livello”. Per l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro però, la questione non attiene esclusivamente al bilancio dello Stato: “L’effetto più grave di queste notizie è la crescente disaffezione che esse creano nei cittadini, verso un mondo, quello della politica, che ogni giorno di più mostra le sue crepe. Un buon esempio – conclude la viceresponsabile regionale – dovrebbe venire dal Parlamento con l’abolizione di alcuni privilegi e la riduzione delle indennità”.
venerdì 25 giugno 2010
A Taranto diossina nella lumache, la Bellantuoni esprime preoccupazione
La responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti: “Questa città è la più inquinata d’Europa e il numero di vittime causate da tale fenomeno è sconcertante”
Bari – “Purtroppo non rimango sorpresa nell’apprendere dei nuovi dati diffusi sull’inquinamento di Taranto, d’altronde è lecito considerarla come la città più contaminata d’Europa”. Non senza amarezza la responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti, Manuela Bellantuoni, commenta i risultati delle analisi effettuate dal laboratorio di Chimica della Facoltà di Ingegneria dell’innovazione presso l’Università del Salento di Lecce, che rilevano importanti tracce di diossina e di pcb, policlorobifenile, in alcune lumache raccolte nel terreno agricolo tra Statte e il quartiere Tamburi nel tarantino. A promuovere l’indagine il Fondo anti-diossina guidato da Fabio Matacchiera, che lancia l’allarme e sconsiglia il consumo nelle tavole di questi alimenti considerati prelibati da molti, ma che sono oramai altamente pericolosi per la salute dell’uomo.
L’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro si dice preoccupata per la sorte di tutti gli abitanti di Taranto e auspica uno sforzo maggiore da parte dello Stato per contrastare al più presto una situazione considerata oltre il limite della sopravvivenza: “Il quartiere Tamburi è chiamato da molti il ‘rione dei morti che camminano’. Scorrendo le pagine del libro ‘La Città delle nuvole’ dell’autore Carlo Vulpio, la pelle si accappona leggendo dello sconcertante numero di vittime sopraffatte dalla leucemia. La diossina dilaga ovunque e a mio parere – conclude la Bellantuoni – il nostro grido di allarme e di paura dovrebbe essere accolto con più consistenza dalla stampa e dalle istituzioni. Così non possiamo andare avanti.”
mercoledì 23 giugno 2010
In manette per tangenti funzionario regionale a Bari, la Lusi commenta
La viceresponsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti:“Episodio deprecabile che lascia intravedere ulteriori intrecci poco onorevoli”
Bari, 23 Giugno 2010 – “Un esempio deprecabile di dispersione di denaro pubblico che l’Unione Europea assegna alla Puglia, e che lascia intravedere altri intrecci poco onorevoli”. Questo il commento di Patrizia Lusi, viceresponsabile regionale dell’Italia dei Diritti, circa l’inchiesta della Procura di Bari che ha portato all’arresto di Francesco De Grandi, funzionario dell´assessorato regionale all’industria e all’innovazione tecnologica, con l’accusa di aver intascato indebitamente negli ultimi cinque anni, tangenti per 770 mila euro. Le indagini prendono le mosse dalle dichiarazioni di due imprenditori che hanno patteggiato una condanna per truffa ai danni della Regione. In qualità di amministratori di consorzi, attraverso false documentazioni e certificazioni, ottenevano dall’ente fondi finalizzati alla partecipazione a esposizioni, che finivano invece su conti correnti esteri. De Grandi però in cambio della concessione del nulla osta applicava una “tassa” sull’importo, riducendolo anche del 75%. “Un’operazione che interrompe un circolo vizioso presente da molti anni e contribuisce al recupero di denaro pubblico per oltre un milione di euro – continua la Lusi – per la quale un meritato plauso va ai magistrati baresi”. Data però l’illegalità diffusa a tutti i livelli della pubblica Amministrazione, l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro rilancia in conclusione la proposta del capogruppo in Consiglio regionale dell’Italia dei Valori, Orazio Schiavone, di istituire un Osservatorio sulla legalità, “al fine di evitare che episodi del genere possano in futuro gettare fango su una delle amministrazioni regionali più produttive d’Italia in termini di corretto utilizzo dei fondi comunitari”.
mercoledì 16 giugno 2010
Un anno di attesa per due esami cardiaci a Bari , il commento della Lusi
La viceresponsabile pugliese dell’Italia dei Diritti: “La malasanità ormai da troppo tempo caratterizza le notizie sulla nostra regione”
Bari – 16 Giugno 2010. “Le lunghe file di attesa per effettuare visite ed esami specialistici si innestano in un percorso di malasanità che da troppo tempo caratterizza le notizie sulla qualità delle prestazioni sanitarie in Puglia”. Questo il commento di Patrizia Lusi, viceresponsabile regionale dell’Italia dei Diritti, in merito alla vicenda accaduta ad un’anziana di 77 anni, la quale prenotando due esami cardiaci al Policlinico di Bari, si è vista collocare a Gennaio e Giugno 2011. L’elettrocardiogramma e l’ecodoppler erano stati prescritti dal medico della Asl in quanto la donna da tempo soffre di problemi cardiaci, per i quali è anche sotto terapia farmacologica. Ma per l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro, la situazione è tutt’altro che in via di miglioramento: “Con i tagli alle regioni stabiliti dal Governo, il settore dei servizi sociali sarà il più colpito. Il nuovo piano regionale, condizionato dalla manovra “lacrime e sangue” e dal debito accumulato dalla sanità pugliese – conclude la Lusi – sarà oggetto specifico del prossimo consiglio regionale che si preannuncia infuocato dalle polemiche riguardanti un governatore, a detta dei capigruppo Idv e Pd, decisionista e che coinvolge troppo poco l’assemblea su questi temi di grande sensibilità”.
martedì 15 giugno 2010
A Taranto poliziotto e banchieri usurai, l’analisi della Lusi
Il viceresponsabile pugliese dell’Italia dei Diritti: “ La congiuntura economica negativa e la manovra finanziaria del Governo inevitabilmente favoriscono crimini di questo tipo”
Taranto – La Guardia di Finanza di Taranto ha scoperto e smantellato un’organizzazione criminale dedita all’usura che applicava fino al 120% di interessi sui prestiti e che avrebbe preteso prestazioni sessuali da una donna in ritardo coi pagamenti. Tra gli arrestati figurano anche un poliziotto della squadra mobile di Taranto e tre funzionari di banca. La vice responsabile pugliese dell’Italia dei Diritti ha commentato così la notizia: “Il coinvolgimento in queste operazioni di un poliziotto e di funzionari di banca evidenzia la già lampante crisi economica e dunque la necessità per gli imprenditori di ricorrere a prestiti di questo genere. Tale situazione è molto più consistente nel sud del paese, ovvero in quelle regioni già messe in ginocchio da una congiuntura economica globale negativa oltre che da un sistema creditizio bancario non più schierato dalla parte degli imprenditori cittadini ma tendente alla mera realizzazione del profitto. Il coinvolgimento di un rappresentante delle forze dell’ordine può generare la pericolosa convinzione che imprenditori e cittadini siano completamente in balia della crisi economica senza alcun punto di riferimento”. In conclusione la rappresentante pugliese del movimento presieduto da Antonello De Pierro, ha tirato in ballo anche il Governo: “Questa situazione non può che peggiorare a seguito della manovra finanziaria del Governo che ha ridotto sensibilmente le risorse destinate alle regioni meridionali”.
giovedì 10 giugno 2010
Tasse inattese su rimborsi master post-laurea in Puglia, la Lusi invoca chiarezza
La vice responsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Tributo inopportuno sebbene fiscalmente corretto, la Regione provveda a verificarne la regolarità”
“Le borse di studio erogate grazie al bando ‘Ritorno al Futuro’ sono state un fiore all'occhiello della campagna elettorale del neo eletto presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. Questo provvedimento, insieme ad altri rivolti ai giovani pugliesi, ha contribuito e contribuirà ancora alla formazione di una nuova classe dirigente, risorse da impiegare nei vari settori del mondo lavorativo pugliese. L'idea che a queste borse di studio debba essere applicata una tassazione aggiuntiva, che di fatto ne riduce notevolmente il valore, è inopportuna sebbene fiscalmente corretta”. Queste le parole della vice responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti, Patrizia Lusi, in seguito alla rivolta dei beneficiari di questi master che dopo aver usufruito del rimborso totale del costo del corso, si sono visti arrivare ingenti tasse senza però esserne stati precedentemente informati. La protesta dal web si è diffusa fino a giungere alla Regione che tramite Alda Sasso, assessore al Diritto allo Studio e alla Formazione, fa sapere che si verificherà se ci sono stati degli errori. E’ proprio sulla chiarezza che l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro puntualizza: “La rivolta nata spontaneamente sul web ha tutte le ragioni di esistere, atteso che il rapporto con il fisco dei giovani lavoratori dovrebbe iniziare a svilupparsi sul piano della correttezza e della trasparenza. La contribuzione individuale, al sostenimento dello Stato e delle strutture ad esso collegate, deve essere per tutti i lavoratori, attuali e prossimi, motivo di orgoglio e di soddisfazione se detta contribuzione è fatta nel rispetto delle regole dell’evidenza e dell’accuratezza. Auspichiamo – conclude la Lusi - che la Regione Puglia provveda quanto prima a verificare la regolarità dell'esenzione fiscale delle borse di studio per ridare serenità a tanti giovani”.
lunedì 3 maggio 2010
Il Governo blocca assunzioni a Petruzzelli di Bari, lo sdegno della Nieddu
La responsabile per i Beni culturali dell’Italia dei Diritti: “La cultura lirica è un patrimonio che andrebbe tutelato”
Bari - “E’ una situazione paradossale, ma in linea con i continui tagli che questo governo riserva alla cultura”. E’ il primo commento di Anna Nieddu, responsabile per i Beni culturali dell’Italia dei Diritti, relativo allo stop, imposto dal Ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi, alle assunzioni nelle fondazioni liriche, che rischia di paralizzare l’attività del Teatro Petruzzelli di Bari che non ha ancora un organico definito. “Non solo vi è una politica di tagli – continua la Nieddu – ma le risorse sono comunque distribuite male. Il decreto emanato in questi giorni, impedendo di espletare assunzioni a tempo indeterminato, finirà per paralizzare sul nascere l’attività della Fondazione Petruzzelli. La cultura lirica - conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – è un patrimonio della nostra nazione, che un governo serio dovrebbe impegnarsi a tutelare nel tempo”.
Ufficio Stampa Italia dei Diritti
Addetti Stampa
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giovedì 29 aprile 2010
Biomasse al posto di pale eoliche in Puglia, l’analisi della Lusi
La viceresponsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “E’ giusto non continuare a sottrarre terreni coltivabili ma sfruttare le potenzialità del territorio"
“Con la netta opposizione al nucleare e alla ricerca di idrocarburi mediante trivellazione del parco marino delle Tremiti si prediligerà lo sviluppo dell’energia prodotta dalle biomasse”. Queste le parole di Patrizia Lusi, viceresponsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti, in merito al discorso delle energie rinnovabili tenuto dal governatore Nichi Vendola all’inaugurazione della 61esima Fiera internazionale dell’Agricoltura di Foggia.
“La Puglia ad oggi – continua la Lusi – produce più del 50% dell’energia rinnovabile di tutto il Mezzogiorno e lo sviluppo delle biomasse affida un ruolo centrale all’agricoltura regionale. Ritengo infatti giusta la scelta del governatore di non continuare a sottrarre terreni coltivabili per l’impianto delle torri eoliche, ma di sfruttare le potenzialità del territorio quali agricoltura, sole e turismo. Il sogno condiviso da tutti i corregionali – conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – è la solarizzazione della città con l’utilizzo dei pannelli solari per avere ospedali, scuole ed uffici pubblici che non paghino più la bolletta”.
mercoledì 21 aprile 2010
Governo autorizza scempio ambientale alle Tremiti, il no della Belantuoni
La responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti: “L’Esecutivo non può decidere da solo”
Roma, 21 aprile 2010 - “Con questa operazione, il Governo autorizza l’ennesimo scempio ambientale ai danni della Puglia”. Aspro commento di Manuela Belantuoni responsabile per stessa regione dell’Italia dei Diritti, sulla vicenda dell’autorizzazione concessa dal Governo alla società irlandese Petroceltic Elsa, per trivellare al largo delle isole Tremiti. Il provvedimento ha scatenato la protesta della giunta Vendola, preoccupata delle ripercussioni negative che una piattaforma petrolifera installata a 12 km dalle coste del Gargano, può avere su ambiente e turismo.
L’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro, ricordando come già in passato si sia tentato di autorizzare le compagnie petrolifere a trivellare al largo di Monopoli, esprime “totale dissenso sia per l’iniziativa sia per i modi in cui è stata attuata. Decisioni del genere - conclude la Belantuoni - dovrebbero essere prese dal Governo coinvolgendo anche gli enti locali, in primis la Regione”.
martedì 13 aprile 2010
Disabile barese a scuola senza maestra, la reazione della Bellantuoni
La responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti: “Non si può negare la crescita formativa ad una bambina con problemi di handicap, spero che il Provveditorato intervenga”
Bari – “Non ci sono fondi nelle scuole, così i tagli all’istruzione danno i loro segnali”. Esordisce in questo modo la responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti, Manuela Bellantuoni, a seguito della notizia secondo cui presso la scuola elementare ‘Duca D’Aosta’ a Palese, in provincia di Bari, una bambina di cinque anni, disabile, non può accedere al laboratorio di pittura e ad altre attività extra scolastiche perché manca l’insegnante di sostegno che la segue. “A un’alunna affetta da disprassìa, disturbo che riguarda la coordinazione dei movimenti e del linguaggio, come in questo caso, non può essere negato l’intervento continuo al fine di apprendere le discipline scolastiche e di socializzare con i propri coetanei, a maggior ragione se ha cinque anni, fase della vita in cui si comincia a capire come si sta in mezzo agli altri. Sono allibita da quanto accaduto – continua l’esponente del movimento che fa capo ad Antonello De Pierro – spero che il Provveditorato faccia qualcosa per questa bambina. Ora cominciamo a raccogliere i frutti della riforma attuata dal nostro Ministro per l’Istruzione, riforma che penalizza tutto il settore scuola ed in particolare le categorie più deboli”.
martedì 30 marzo 2010
Trionfo di Vendola in Puglia, la Bellantuoni raggiante
La responsabile regionale dell’Italia dei Diritti:“Sono felicissima per il nostro presidente, i pugliesi confidano in lui”
Bari – “I pugliesi si sono fidati di lui e continuano a farlo. A nulla sono valse le illazioni e gli scandali di quest’ultimo periodo. Vendola ce l’ha fatta perché ama i suoi cittadini e sono convita che il suo apprezzabile impegno ripagherà quanti lo hanno votato”. Con queste parole la responsabile per
martedì 23 marzo 2010
Lista attesa di 4 anni per curare bambina a Bisceglie, indignazione dell’Italia dei Diritti
Patrizia Lusi, viceresponsabile pugliese del movimento: “È necessario ripristinare un welfare sanitario per i casi che colpiscono le fasce più deboli della popolazione”. Interviene polemico anche il viceresponsabile per
Bari - “Il fatto in questione è una conseguenza devastante del sistema organizzativo della Asl pugliese. Nonostante negli ultimi cinque anni di governo Vendola siano state apportate modifiche positive in materia di sanità, ancora persistono incongruenze gravi come questa che non riescono a trovare soluzione”.
È attraverso questa analisi che Patrizia Lusi, viceresponsabile per
Nel centro è presente un solo logopedista che attualmente sta seguendo i bambini che ne hanno fatto richiesta nel 2006.
Ai genitori della bimba è stato consigliato di rivolgersi a strutture private, poiché le condizioni della piccola paziente stanno degenerando ogni giorno di più.
Sulla questione esprime perplessità anche il viceresponsabile per
Inoltre Smiroldo lancia un preoccupante allarme: “Mi chiedo se dietro a tali disservizi non ci sia un disegno politico ben architettato il cui scopo sia di offrire strutture sanitarie pubbliche di scarso livello per favorire un’offerta privata. Il dubbio è lecito perché basterebbe davvero poco a livello di investimenti per ottenere almeno dei risultati minimi”.
“L’auspicio – riprende Patrizia Lusi – è che il prossimo governatore della regione Puglia ponga un’attenzione particolare su casi critici come questo. Occorre perpetuare – conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – una politica volta a migliorare la sanità pubblica pugliese, una politica che faccia comprendere alla gente che le strutture private a pagamento non siano necessariamente sinonimo di migliore qualità”.
giovedì 18 marzo 2010
In carcere l’ex vicepresidente della Puglia, il commento di Pisanello
Il viceresponsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “L'ennesimo arresto di un'esponente del centrosinistra dimostra l'imparzialità della magistratura”
“La magistratura deve continuare senza interferenze nel suo lavoro. L’arresto di oggi è la prova che la giustizia italiana è super partes e che cerca solo di accertare se sono stati commessi illeciti”. Sono queste le parole del viceresponsabile dell’Italia dei Diritti per la Puglia, Luciano Pisanello, circa l’arresto, avvenuto questa mattina, dell’ex vicepresidente della Giunta regionale pugliese, Sandro Frisullo.
L’accusa è quella di associazione per delinquere, corruzione e turbativa d'asta. Le indagini sono scattate nei mesi scorsi, quando l'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini, dichiarò di aver offerto a Frisullo escort e denaro in cambio di vantaggi nell'aggiudicazione di appalti presso la Asl di Lecce.
“Tutto questo dimostra la dilagante corruzione nella nostra società – continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro -. Inoltre i gravi indizi si fondano sulle intercettazioni telefoniche ed ambientali, spesso necessarie per arrivare alla verità, ma che questo governo vorrebbe eliminare”.
Il viceresponsabile regionale dell’Italia dei Diritti sottolinea anche come questo caso smentisca i soliti attacchi denigratori nei confronti della magistratura da parte del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. “Bisogna far pulizia dall'interno stesso dei partiti altrimenti questo berlusconismo diffuso anche a sinistra porterà il nostro Paese alla disfatta assoluta – conclude -. Bisogna quindi candidare gente che non abbia condanne penali e, chi riveste cariche istituzionali, non deve avere processi pendenti per reati contro la pubblica amministrazione”.
mercoledì 10 marzo 2010
Bellantuoni contesta candidatura di Cosimo Mele in Puglia
La responsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Assolutamente dannosa una sua possibile elezione”
“L’ex deputato brindisino ha capito che i problemi con la giustizia sono risolvibili presentandosi alle prime elezioni disponibili”. Queste le amare parole utilizzate da Manuela Bellantuoni, responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti, per commentare la candidatura di Cosimo Mele, già onorevole Udc dimessosi dopo lo scandalo sessuale del 2007, al Consiglio regionale nella lista Io Sud-Mpa. “Visti i capi d’accusa imputati e la controversa condotta privata totalmente incompatibile con il suo lavoro da parlamentare cattolico, - conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - trovo assolutamente dannosa una sua possibile elezione”.
martedì 9 marzo 2010
Sgominato traffico prostitute nel Foggiano, la denuncia della Lusi
La vice responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti : “ La violenza sulle donne è un problema universale”
“L’episodio accaduto alle prime luci dell’alba a Foggia mette in evidenza i problemi correlati ai flussi migratori irregolari che avvengono in maniera incontrollata nel nostro paese”. Queste le parole di Patrizia Lusi, viceresponsabile per la Puglia dell’ Italia dei Diritti, a seguito della scoperta da parte delle forze dell’ordine di un giro di prostituzione gestito da otto bulgari. “Grazie al coraggio di alcune delle donne sfruttate - continua la Lusi – si è portata alla luce una piccola parte di quella realtà che tristemente caratterizza la Puglia, regione nella quale il fenomeno dell’ immigrazione clandestina non si può ancora considerare pienamente sotto controllo. Il problema della violenza sulle donne deve venire considerato nella sua universalità valicando i confini delle diverse nazionalità. Le istituzioni e le forze dell’ordine – conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – devono intervenire e monitorare costantemente la preoccupante condizione delle donne in Italia ”.
martedì 16 febbraio 2010
A Taranto parte finanziamento per nuovo San Raffaele del Mediterraneo, il commento della Bellantuoni
La responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti: “Esprimo la mia piena soddisfazione per un’iniziativa così importante che vede al primo posto la salute di tutti i cittadini pugliesi”.
Taranto – È di ieri l’annuncio dato dal governatore Nichi Vendola e dall’assessore regionale al Bilancio, Michele Pelillo, in presenza di don Luigi Verzè, presidente del San Raffaele di Milano, dell’impegno preso dal governo regionale della Puglia di coprire l’intera parte del finanziamento pubblico per costruire a Taranto il nuovo ospedale San Raffaele del Mediterraneo. “Non posso che essere soddisfatta di una decisione così importante per tutti i cittadini pugliesi. Un’iniziativa del genere potrà cancellare almeno in parte i recenti scandali legati alla nostra sanità” questo il commento della responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti, Manuela Bellantuoni. L’entità dell’investimento per la nuova struttura pubblica è di 120 milioni di euro, previsti 572 posti letto e 36 mesi per la realizzazione.
“La città di Taranto sarà coinvolta in un progetto legato alla tutela della salute e della ricerca scientifica. Finalmente – conclude con una punta di sarcasmo l’esponente del partito guidato da Antonello De Pierro – non sarà più necessario ‘emigrare’ per fare degli accertamenti più specifici”.
giovedì 11 febbraio 2010
Chiuse le comunità montane in Puglia, Pisanello d’accordo con Vendola
Il viceresponsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Il mio auspicio è che ora il Parlamento abolisca anche le Province, considerate la massima espressione dell’ente inutile”
Roma, 11 febbraio 2010 – Dopo la notizia che il Consiglio regionale pugliese ha approvato la chiusura definitiva di tutte le comunità montane, predisponendo un fondo di oltre due milioni di euro per il 2010, volto a pagare gli stipendi dei dipendenti in attesa di una ricollocazione presso altre strutture, Luciano Pisanello, viceresponsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti, commenta così: “Si tratta di un primo atto importante che deve essere accompagnato da altri, cercando di ridurre al minimo gli sprechi dell’intero apparato amministrativo. Le comunità montane sono enti farraginosi che si accavallano ai Piccoli Comuni, i quali permettono ai loro amministratori di ricoprire doppie e triple cariche con conseguenti benefici ai loro portafogli. Ovviamente – prosegue l’esponente regionale del movimento creato da Antonello De Pierro –, visto che la legge 3 dicembre 1971, n. 1102, concede la possibilità ai Comuni di costituirsi in comunità montane anche se sono in zona ‘parzialmente montana’, in alcuni casi è bastata la presenza sul territorio di conformazioni simili ad un cavalcavia per giustificarne l’appartenenza, come è successo a Palagiano, situato a soli 39 metri sul livello del Mar Ionio. È bene ora effettuare per i lavoratori di tali comunità una ricollocazione seria all'interno di altre strutture pubbliche, che forniscano veri servizi alla cittadinanza rendendo la Pubblica amministrazione una macchina più efficiente in grado di dare risposte più celeri al cittadino”.
L’iniziativa del Governatore Nichi Vendola di sopprimere le comunità montane pugliesi, in alcuni casi sorte a causa della partitocrazia e della lottizzazione del potere, e spesso fonti di sperpero di denaro pubblico, può fungere da volano per tutta una serie di altri provvedimenti. “Il mio auspicio – chiude Pisanello – è ora quello di vedere l’eliminazione effettiva da parte del Parlamento anche delle Province, considerate la massima espressione dell’ente inutile”.
martedì 9 febbraio 2010
Disegno «Omnibus» al vaglio della giunta pugliese, il punto della Lusi
La viceresponsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Positivo l’ok all’articolo32”
I lavori per l’approvazione del disegno di legge «Omnibus» per il riassetto della sanità pugliese rappresenta l’ultima attività concreta della legislatura del Consiglio regionale prima dello scioglimento in vista delle elezioni. La seduta, iniziata alle 12 di ieri mattina e sospesa oggi alle 3.30, ha registrato l’accordo della maggioranza e dell’opposizione solo per uno dei 48 articoli del testo, ossia quello riguardante la stabilizzazione degli 8000 lavoratori precari del settore, molti dei quali presenti durante lo svolgimento dell’iter amministrativo. Sempre in giornata è prevista la ripresa delle attività dell’assemblea al fine di raggiungere l’intesa sull’intero provvedimento.
Sulla questione interviene Patrizia Lusi, viceresponsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti, che dichiara: “Il risultato, seppur parziale, vede la positiva salvaguardia dei diritti dei lavoratori, nonché un ottimo punto d’inizio per la riqualificazione dell’apparato sanitario pugliese, il cui sbandamento ha caratterizzato l’ultimo anno della gestione Vendola.
La riforma del sistema e’ un atto dovuto per la questione delle nomine, per l’istituzione di un albo professionale attraverso il quale verrebbe certificata l’attendibilità e la serietà dei candidati alla dirigenza dei nosocomi, e – termina l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – per un generale miglioramento di una importantissima risorsa della società civile”.
lunedì 8 febbraio 2010
Discariche abusive sequestrate a Brindisi, il commento di Pisanello
Bari, 8 febbraio 2010 – “E’ l’ennesima dimostrazione di quanto in Puglia e più in generale nel Mezzogiorno d’Italia sia diffusa l’illegalità”. Interviene così il viceresponsabile pugliese dell’Italia dei Diritti Luciano Pisanello sulla notizia riguardante il maxi sequestro, da parte della Guardia di Finanza, di ben quattro discariche abusive nel territorio della provincia di Brindisi. Un’area di oltre 48 mila metri quadrati, all'interno della quale erano state smaltite diverse tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi, tra cui: materiale da risulta edile, compreso l'eternit, apparecchiature elettriche fuori uso, pneumatici e materiale plastico. Quattro le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria. Dall’inizio dell'anno le Fiamme Gialle pugliesi hanno sequestrato oltre 200 mila metri quadrati di discariche abusive e in cinquantanove sono finiti sul registro degli indagati. “Di fronte all’impegno costante delle Forze dell’Ordine, volto a sradicare la criminalità dalla nostra terra – conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – non si può non esprimere soddisfazione”.
mercoledì 27 gennaio 2010
Sgominata banda criminale nel leccese, la Bellantuoni soddisfatta
La responsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “In una zona a rischio criminalità come la Puglia ogni vittoria delle forze dell’ordine deve essere motivo di soddisfazione per i cittadini”
Era un gruppo di veri e propri specialisti degli assalti armati a gestori di aree di servizio e distributori di benzina quello smantellato stanotte dai carabinieri del Comando provinciale di Lecce. Dieci le persone arrestate per rapina e spaccio di sostanze stupefacenti, tra cui, con l'accusa di favoreggiamento, anche un poliziotto. “La notizia della presenza di una ‘talpa’ all’interno della banda fa certo riflettere, ma dopo l’esito dell’operazione non ci si può che complimentare con chi lavora per garantire ai cittadini sicurezza e ordine pubblico”, commenta la responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti, Manuela Bellantuoni.
Il poliziotto, agli arresti domiciliare, avrebbe cercato di aiutare i presunti complici in due circostanze quando, venuto a conoscenza delle ricerche della caserma dei carabinieri di Tricase per rintracciare delle autovetture utilizzate in alcune rapine, avrebbe fornito indicazioni agli indagati utili a sviare gli accertamenti in corso. “I carabinieri hanno lavorato bene e questo trova conferma nei risultati ottenuti. La gente deve continuare ad avere fiducia in loro e non dubitare a priori per la presenza, all’interno della banda, di un corrotto”, continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro.
Secondo gli investigatori, il gruppo smantellato aveva seminato il terrore nel Basso Salento, riuscendo a mettere a segno nella sola estate del 2008 14 rapine e 6 tentativi. Il bottino veniva poi reinvestito nell'acquisto e nello spaccio di stupefacenti di vario tipo. “Un’altra dimostrazione dell’efficacia e del prezioso contributo delle nostre forze dell’ordine che, oltre ad impedire nuovi furti, ha bloccato il traffico di droga creatosi attorno a questo gruppo organizzato”, conclude la Bellantuoni.
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lunedì 25 gennaio 2010
Trionfo di Vendola alle primarie, il plauso della Lusi
COMUNICATO STAMPA
Trionfo di Vendola alle primarie, il plauso della Lusi
La viceresponsabile pugliese dell’Italia dei Diritti: “E’ la vittoria del popolo contro le alchimie della politica vecchio stampo, quella fatta negli angusti spazi delle segreterie”
Bari – “È un risultato straordinario che certifica quanto questo strumento rappresenti un momento di alta democrazia per il popolo che si riappropria del suo potere, ponendosi al centro dei meccanismi di decisione politica”. Con questa frase Patrizia Lusi, viceresponsabile per
mercoledì 13 gennaio 2010
Maxi sequestro di funghi cinesi a Bari, la Lusi chiede più controlli
La viceresponsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Necessaria una sede dell’Authority sulla sicurezza alimentare in territorio pugliese”
Bari – “Questo episodio riporta l’attenzione sulla necessità di una sede dell’Authority sulla sicurezza alimentare in territorio pugliese che era già stata individuata nella città di Foggia ma che l’attuale governo cerca di spostare a Verona, dove c’è già quella europea”. Così Patrizia Lusi, viceresponsabile regionale dell’Italia dei Diritti commenta il sequestro, disposto a Cerignola da parte dei carabinieri del Nas di Bari, di 44 tonnellate di funghi in salamoia cinesi invasi da muffe e vermi.
“Bari – spiega la Lusi – è uno snodo centrale per tutti i prodotti provenienti dall’estero, quindi è assolutamente necessaria una maggiore attenzione nei controlli. Il problema – conclude la rappresentante del movimento presieduto da Antonello De Pierro – riguarda anche altri tipi di prodotti che vengono mescolati con quelli del territorio pugliese in maniera tale che non se ne riesca a individuare la provenienza e la tracciabilità”.