mercoledì 1 giugno 2011

Disoccupazione giovanile da record in Puglia, l’analisi di Anelli


Il vice responsabile regionale dell’Italia dei Diritti:
“E’ innegabile che la giunta Vendola abbia fatto tanti sforzi, è pur vero però che continua a risentire di una situazione nazionale che penalizza
fortemente il nostro territorio”

Bari – Disoccupazione da record tra i laureati del Sud. Secondo un’indagine condotta da Almalaurea infatti nel 2010 nel Mezzogiorno la mancata occupazione ha raggiunto quota 13,4 per cento, contro la media nazionale dell’8,4. La Puglia occupa il terzo posto con il 13,5 per cento, “superata” soltanto da Sicilia e Campania, rispettivamente ferme a 14,7 e 14. Sono dati che destano una certa preoccupazione per Vincenzo Anelli, vice responsabile regionale dell’Italia dei Diritti.
“Si conferma che la nostra nazione è alle prese con un grande problema di crescita, colpisce in particolare i risultati che emergono dall’analisi della Puglia, e che contrastano con i dati economici resi noti qualche tempo fa, i quali lasciavano presagire una ventata di ottimismo”. Secondo Anelli c’è una connessione tra le due ricerche: “Il vero problema è sui giovani, è su di loro che il Governo nazionale è chiamato a dare risposte concrete. Il nodo cruciale – continua il referente regionale – sta nel lavoro e nella riforma fiscale, chiamata a dare un sostegno alle imprese”.
L’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro riflette sullo scenario pugliese che emerge dall’analisi condotta da Almalaurea:“E’ innegabile che la giunta Vendola abbia fatto tanti sforzi, è pur vero però che continua a risentire di una situazione nazionale che penalizza fortemente la Puglia”. Di fondamentale importanza i tagli alla ricerca: “Perché se non si inizia ad investire in ricerca ed in innovazione – incalza Anelli – non creeremo mai nuovi posti di lavoro”.
Il responsabile regionale dell’Italia dei Diritti pensa positivo: “Siamo fiduciosi dei risultati che otterrà il piano di lavoro varato dalla giunta Vendola, che ha avuto il merito di centrare uno dei problemi più acuti della nostra regione. La strategia ci sembra giusta, tempestiva e piena di opportunità”. Anelli conclude però con un monito: “Attenzione ai risultati, affinché non si rivelino solo un fuoco di paglia, ma possano avere degli effetti strutturali”.

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