giovedì 24 marzo 2011

La Lusi su morti sospette in ospedale a Gallipoli e Castellana Grotte






La viceresponsabile per la Puglia dell’Italia dei diritti: “Questi episodi sono favoriti dalla politica dei tagli che non aiuta a sviluppare eccellenze in questo settore”


Bari - Un decesso per infarto di un paziente cui era stato diagnosticato un problema ortopedico alla spalla e uno di un uomo che era stato operato poche settimane prima. Una relazione sui due presunti casi di errori sanitari in Puglia è stata chiesta all'assessore regionale alla Sanità Tommaso Fiore e dal presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori in campo sanitario, Leoluca Orlando.
“L'ennesima inchiesta su due casi di malasanità in Puglia, riporta l'attenzione sulla delicatezza di un settore, qual è quello sanitario, che coinvolge molti interessi e aspettative dei cittadini” -. dichiara Patrizia Lusi, viceresponsabile regionale dell’Idd, secondo cui “l'intervento della Commissione Sanità e della magistratura può ripagare solo in parte il dolore di quanti hanno subito la perdita di un parente a seguito di errori di malasanità. Oltre alla politica di tagli e compressione dei costi che di certo non aiuta a sviluppare eccellenze in questo settore”.
Un episodio riguarda il signor Daniele Campo, di 35 anni, che avvertendo forti dolori al collo è stato visitato al pronto soccorso dell'ospedale di Gallipoli (Lecce). I medici gli avrebbero diagnosticato una patologia di natura ortopedica dimettendolo dopo avergli somministrato un antinfiammatorio. Una volta a casa l'uomo è morto per infarto.
Il secondo caso riguarda Filippo Di Palma, di 47 anni, che avvertendo forti dolori allo stomaco e allo sterno, si era fatto visitare nell'Ospedale di Castellana Grotte dove è morto per un arresto cardiocircolatorio.
“Senza fare generalizzazioni – continua l’esponente regionale del movimento guidato da Antonello De Pierro - , perché nella maggior parte dei casi ci sono strutture sanitarie pubbliche di altissimo livello, la superficialità e l'approssimazione del singolo con la relativa perdita anche di una sola vita umana devono indurre tutti ad un'attenta riflessione.
Intanto sarebbe indispensabile che le nomine dei direttori sanitari vengano fatte sulla scorta di graduatorie di merito e da soggetti competenti, perché il settore della sanità non può essere in alcuna maniera soggetto alle regole della politica con le relative spartizioni tra i vari partiti delle direzioni generali di questo o quell'ospedale. Ed ancora, aggiornamenti professionali continui e costanti rivolti a tutti i medici o a quanti erogano prestazioni di carattere sanitario, dovrebbero essere la regola indispensabile a cui ispirarsi”.

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