lunedì 18 aprile 2011

La Bellantuoni elogia Dia per maxisequestro a clan italo-albanesi a Bari


La responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti: “La sinergia con la quale lavorano le forze dell’ordine in tutta Italia, e fuori dai nostri confini, può portare ovunque al raggiungimento di grandi risultati nella lotta al malaffare”

Bari - “La criminalità organizzata in Puglia è sempre più agguerrita e radicata nel territorio. Lo dimostra l’operazione conclusa dalla Dia di Bari circa il traffico di stupefacenti incrociato tra Puglia, Lombardia e Toscana”. Manuela Bellantuoni, responsabile regionale dell’Italia dei Diritti, commenta in questo modo il sequestro preventivo di beni per oltre un milione di euro, eseguito, questa mattina, dalla Direzione Investigativa Antimafia di Bari, Milano e Firenze, nei confronti di clan italo-albanesi.

L’esponente regionale del movimento guidato da Antonello De Pierro si sofferma sui dati della vicenda: “Fa specie la sproporzione verificata dagli inquirenti tra la disponibilità di patrimoni degli indagati e le loro dichiarazioni di reddito, bassissime, a testimonianza del fatto che c’era qualcosa di losco in merito”. I beni sequestrati fanno capo a Domenico Azzone, affiliato del clan barese Anemolo, e ai clan albanesi di Mehemeti Ermal e Cobo Krenar di Valona e di Hasani di Durazzo.

La Bellantuoni conclude il suo intervento elogiando il lavoro di quanti combattono contro il crimine, quotidianamente: “É importante sottolineare che la sinergia con la quale lavorano le forze dell’ordine in tutta Italia, e fuori dai nostri confini, può portare ovunque al raggiungimento di grandi risultati nella lotta al malaffare. Un plauso particolare va alla Dia di Bari ma, più in generale, a tutti coloro che, ogni giorno, fanno bene il loro lavoro, permettendo di centrare l’obiettivo dello smantellamento di bande di delinquenti che si muovono su territori di larga estensione, soprattutto nel traffico di stupefacenti , un settore che va a ledere, in particolare, il mondo dei giovani”.

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