mercoledì 6 aprile 2011

Sfrattati a Bari disabili che attendono casa da 25 anni, lo sdegno di Anelli


Vice responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti: “E’ inconcepibile che in un paese come l’Italia succedano cose del genere”


Roma – Gianni e Gianna Tempesta, coppia di disabili, entrambi in carrozzina, attendono da venticinque anni l’assegnazione di un alloggio popolare dal comune di Bari.
Ieri il giudice del tribunale del capoluogo pugliese ha dichiarato esecutivo lo sfratto, per morosità, dalla casa dove i coniugi, insieme alla loro figlia di undici anni, vivono attualmente.
Percependo poco più di 1.200 euro al mese, la coppia non riesce a far fronte all’affitto poiché gran parte del denaro viene utilizzato per le cure mediche, inoltre il comune non eroga più l’80% della spesa d’affitto.

Vincenzo Anelli, vice responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti, ha dichiarato sul problema sociale: “Voglio lanciare un appello per evitare che questa famiglia si ritrovi a vivere in condizioni disumane, non avere nemmeno una casa è inaccettabile.
Il sindaco deve intervenire per bloccare lo sfratto o per trovare una degna sistemazione almeno in una casa popolare. E’ inconcepibile che in un paese come l’Italia succedano cose del genere.
Bisogna essere sensibili – continua Anelli – ai temi sociali e intervenire per aiutare le famiglie che si ritrovano in situazioni inammissibili come questa, che hanno bisogno delle istituzioni.
Essendo il sindaco di Bari anche un magistrato, che dimostri sensibilità e prenda a cuore la situazione, poiché ha le competenze per intervenire in maniera efficace per questa famiglia”.

Il vice responsabile pugliese, del movimento presieduto da Antonello De Pierro, continua: “Qualcosa ci preoccupa per quanto riguarda la rete di prestazioni sociali perché mostra delle crepe nella tutela dei più deboli, probabilmente per mancanza di fondi. Bisogna, quindi, capire come si deve agire, perché non è possibile che la gente viva in condizioni disumane”.

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